Nuova Riveduta:

Atti 28:1

Paolo nell'isola di Malta
Eb 13:2 (Lu 10:19; At 14:11-12) 2Co 6:4-10 (cfr. Mr 16:18)
Dopo essere scampati, riconoscemmo che l'isola si chiamava Malta.

C.E.I.:

Atti 28:1

Una volta in salvo, venimmo a sapere che l'isola si chiamava Malta.

Nuova Diodati:

Atti 28:1

Paolo a Malta
Dopo essere giunti in salvo a terra, seppero allora che quell'isola si chiamava Malta.

Riveduta 2020:

Atti 28:1

Paolo nell'isola di Malta
Dopo che fummo scampati, riconoscemmo che l'isola si chiamava Malta.

La Parola è Vita:

Atti 28:1


Ben presto venimmo a sapere che eravamo finiti sull'isola di Malta. Gli abitanti dell'isola furono molto gentili con noi.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 28:1

Paolo a Malta
E dopo che fummo scampati, riconoscemmo che l'isola si chiamava Malta.

Ricciotti:

Atti 28:1

Paolo a Malta
Dopo che fummo così scampati, sapemmo che l'isola si chiamava Malta. I barbari ci trattarono con umanità non comune.

Tintori:

Atti 28:1

Paolo a Malta
E usciti che fummo dal pericolo, sapemmo che l'isola si chiamava Malta. E gli abitanti ci trattarono con molta umanità.

Martini:

Atti 28:1

Paolo, e i compagni son benignamente accolti da' barbari nell'isola di Malta, dove Paolo morso da una vipera non ne risente alcun danno, e risana il padre di Publio principe dell'Isola, e molti altri. Quindi imbarcatisi finalmente giungono a Roma, dove Paolo, raunati i principali Giudei, racconta il motivo, per cui avea appellato a Cesare, e in un giorno stabilito predica ad essi Gesù Cristo. Molti non credono, e ciò Paolo dimostra essere stato predetto da Isaia. Per due anni predica la fede di Cristo a quanti andavano a ritrovarlo.
E usciti che fummo fuor di pericolo, allora conoscemmo, che l'isola chiamavasi Malta. E ci trattaron que' barbari con molta umanità.

Diodati:

Atti 28:1

E, DOPO che furono scampati, allora conobbero che l'isola si chiamava Malta.

Commentario abbreviato:

Atti 28:1

Capitolo 28

Paul ricevuto gentilmente a Malta At 28:1-10

Arriva a Roma At 28:11-16

Il suo incontro con i Giudei At 28:17-22

Paolo predica ai Giudei e rimane a Roma prigioniero At 28:23-31

Versetti 1-10

Dio può fare degli estranei degli amici, degli amici in difficoltà. Coloro che sono disprezzati per i loro modi casalinghi, spesso sono più amichevoli dei più raffinati; e la condotta dei pagani, o di coloro che sono chiamati barbari, condanna molti nelle nazioni civilizzate, che si professano cristiani. Il popolo pensava che Paolo fosse un assassino e che la vipera fosse stata mandata dalla giustizia divina per essere il vendicatore del sangue. Sapevano che c'è un Dio che governa il mondo, per cui le cose non avvengono per caso, non il più piccolo evento, ma tutto per direzione divina; e che il male insegue i peccatori; che ci sono opere buone che Dio premierà e opere malvagie che punirà. Inoltre, che l'omicidio è un crimine terribile, che non resterà a lungo impunito. Ma pensavano che tutti i malvagi fossero puniti in questa vita. Sebbene alcuni siano stati resi esemplari in questo mondo, per dimostrare che c'è un Dio e una Provvidenza, molti sono rimasti impuniti, per dimostrare che c'è un giudizio a venire. Pensavano anche che tutti coloro che erano notevolmente afflitti in questa vita fossero persone malvagie. La rivelazione divina pone la questione in una luce reale. Gli uomini buoni sono spesso molto afflitti in questa vita, per provare e accrescere la loro fede e la loro pazienza. Osservate la liberazione di Paolo dal pericolo. E così, nella forza della grazia di Cristo, i credenti si scrollano di dosso le tentazioni di Satana, con santa determinazione. Quando disprezziamo le censure e i rimproveri degli uomini e li guardiamo con santo disprezzo, avendo la testimonianza della nostra coscienza a nostro favore, allora, come Paolo, scacciamo la vipera nel fuoco. Non ci fa male, se non ci trattiene dal nostro dovere. Dio ha fatto in modo che Paolo si facesse notare in mezzo a quella gente, e così ha fatto in modo che il Vangelo venisse ricevuto. Il Signore suscita amici per il suo popolo in ogni luogo in cui lo conduce e lo rende una benedizione per chi è nella sofferenza.

Riferimenti incrociati:

Atti 28:1

At 27:26,44

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